Andrej Dement’ev

27 Ago

 

 

L’aspettativa

 

Passavo davanti alle stazioni locali

Sul treno

In un chiaro giorno.

E come braccia in una danza

Scorrevano le betulle intorno.

 

Non sapevo dove andavo:

Dalla tristezza, dalla speranza, a una festa?

Se correvo incontro all’estate,

O se fuggivo da essa.

 

E il treno mi pareva

Il mio destino incostante,

Dove tutto allora mi riguardava

E tutto sognavo sfavillante.

 

Pensavo anche che, forse,

Quel bosco ti celava.

Il mio presentimento di portenti

Il nostro treno ora superava.

 

E allora uscii e andai

Verso le betulle,

Nel silenzio della distesa.

E il treno nemmeno sentì

La mia gioia inattesa.

 

(Versione di Paolo Statuti)

 

Una Risposta a “Andrej Dement’ev”

  1. ANNA VENTURA agosto 28, 2018 a 12:35 PM #

    ANCORA UNA VOLTA, IL MIRACOLO DELLA SIMBIOSI TRA LA NATURA E L’UOMO,NELLA TERRA LIBERA DEL SEMPLICE ESISTERE

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