Ho trovato e tradotto questa poesia del poeta polacco Jan Klich e la propongo qui come invito alla lettura:
La preghiera del libro
A te sconosciuto, su un ripiano posato,
Resto sempre in ozio, triste, dimenticato,
Ma anche se sono muto, quasi piangendo
Ti chiamo e richiamo e i miei titoli ti tendo:
Ti prego toglimi da qui, prendimi con te!
Tutto ti dirò, risponderò ai tuoi perché,
Poi riconoscente, ti farò più istruito,
E per merito mio sarai più riverito.
Ti donerò la grande forza di un gigante,
Strapperai alla terra tutti i suoi arcani,
Il sole ti riscalderà oggi e domani.
Il suolo da sterile in fertile cambierai
E con le mie ali in alto volerai.
I segreti dell’universo ti svelerò,
E dopo il lavoro io ti rallegrerò.
Ovunque sarai sotto la mia protezione.
Ti mostrerò la via per ogni aspirazione.
Dandoti cultura ti renderò più umano,
Ma ti prego soltanto: tendimi la mano!
(C) by Paolo Statuti