Signore degli astri e dei cieli
dove regni sovrano
noi Ti preghiamo
scendi tra di noi
da’ un’occhiata in giro
c’è una tale confusione
l’uomo ha perso la ragione!
Banditi e terroristi
drogati e spacciatori
mafiosi e camorristi
ladri e sfruttatori
assassini e furfanti –
trasforma tutti in santi.
I grandi della Terra
si credono potenti
e campioni di saggezza
di’ loro che la giustizia
è verità e non furbizia.
In quanti focolari
c’è la fame più nera
e non è mai primavera
dagli il pane quotidiano
e nessuno possa dire
“meglio assai meglio morire”.
Ci sono gli arsenali –
le fornite dispense
per l’inferno della guerra
fanne un mare di concime
per i campi e di quattrini
per scuole ospedali e giardini.
E là dove si combatte
un miracolo compi:
muta granate e bombe
in fuochi d’artificio
in raffiche di fiori
e in tripudio di colori.
C’è tanta gente infine
che ha creduto nell’amore
e ormai non crede più
fagli capire o Signore
che l’amore esiste
ma fiorisce solo al calore.
Se tu farai questo per noi
Signore del Creato
sapremo che ci sei
e che ci hai salvato.
(C) by Paolo Statuti
Ho letto quasi subito la sua poesia – ancora vivente – e la serie dei poeti russi suicidi mi è sfilata davanti, Certo Ryzij non sarà l’ultimo, ma pare sia stato il primo di questo secolo in Russia a uccidersi e nella maniera che conosciamo bene e da cui non si scappa; una pallottola o la corda!
La tradizione è salva, ma la tristezza resta… era dotato quanto Esenin a cui l’accosto per tenerezza d’intenti e di musicalità… innocenza di una giovane poeta… inizia col vuoto e l’assenza e la mancanza la nuova poesia russa, ed è già vecchia di risultati scontati.
Se fosse ancora vivo sarebbe stato il primo poeta ad attaccare il nuovo despota e sarebbe andato contro quei poeti russi notissimi che lo hanno omaggiato.
L’amico Paolo traducendo Ryzij devotamente coirregge alcuni errori di traduzioni altrui.
antonio
Caro Antonio, leggendo i Tuoi commenti al mio lavoro, sempre così sentiti e appassionati, rivivo tante emozioni che le poesie russe e non solo russe mi hanno dato in tanti anni di traduzione. Grazie, caro Amico.