Storia di un’anima
“Un giardino in autunno…Una panchina bagnata.
E le foglie spazza via a fatica
Lo stanco custode nel suo giaccone liso,
E sotto la panchina c’è un’anima attrappita…
Sì, sì – un’anima come tante, solo che
E’ bagnata e il freddo la fa tremare,
E ricorda il proprietario che aspramente
Disse: «Anima, tu non mi fai campare…
Tu soffri per ogni zanzara uccisa,
Ti contrai per il pianto di un bambino,
Al primo gatto dai la mia colazione –
Vivere con te è un triste destino…
Da tempo sono stanco di piangere.
Ti prego, va’, senza te io felice sarei».
E se ne andò nel fango di settembre,
E la pioggia piangeva assieme a lei.
Vagava a lungo nei cortili bagnati,
Nelle finestre e negli occhi guardava.
L’autunno batteva su di lei coi rami,
E sonoro con la sorte il maltempo litigava.
Un giardino in autunno. Una panchina bagnata.
E le foglie di nuovo frusciano cadendo…
Il custode nel giubbotto ha finito il lavoro,
E sotto la panchina l’anima sta morendo…”
(Versione di Paolo Statuti)
Уou haνe brought սp a very wonderful details , appгeciate it fօr
the post. http://www.naszraciborz.pl/