I bambini che muoiono ammazzati

4 Nov
Nazim Hikmet

Nazim Hikmet

Due poesie del grande poeta Nazim Hikmet (1902-1963) per i bambini che soffrono e muoiono nel mondo. Dedico a loro la mia traduzione.

 

La bambina morta

Sono io che busso alla tua porta

– alle porte dove mi sono fermata

ma nessuno può vedermi –

la morte mi ha oscurata.

Sono morta a Hiroshima

è successo dieci anni fa

io adesso ho sette anni –

una bimba morta non crescerà.

Diventai un pugno di cenere:

prima i capelli sono bruciati

poi gli occhi hanno preso fuoco

e il vento con sé li ha portati.

Per me non voglio niente

chi è morto per sé non pretende.

Io busso alle vostre porte

zii e zie per un vostro appello

perché mai più un bambino sia

bruciato ma abbia questo e quello.

Diamo il mondo ai bambini per un giorno

 

Diamo il mondo ai bambini per un giorno

per giocarci come un pallone lucente e colorato

lasciamoli giocare cantando tra le stelle

diamo il mondo ai bambini

come enorme mela come calda pagnotta

che almeno per un giorno abbiano abbastanza

diamo il mondo ai bambini

che almeno per un giorno il mondo impari l’amicizia

i bambini prenderanno il mondo dalle nostre mani

e pianteranno alberi immortali

(Versione di Paolo Statuti)

(C) by Paolo Statuti

2 Risposte to “I bambini che muoiono ammazzati”

  1. Ubaldo de Robertis novembre 11, 2015 a 8:50 PM #

    Caro Paolo, grazie per Hikmet, e per la tua traduzione che mi ha ricordato il lavoro di traduzione del medesimo autore compiuta dalla mia buona conoscente, la compianta Joyce Lussu.

  2. mimesis60 novembre 4, 2016 a 9:00 am #

    Grazie Paolo. Dolore e speranza

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