Vorrei descrivere
Vorrei descrivere la più semplice emozione
la gioia o la tristezza
ma non come fanno gli altri
cercando un raggio di pioggia o di sole
vorrei descrivere la luce
che nasce in me
ma so che essa non somiglia
a nessuna stella
perché non è così luminosa
né così limpida
e incerta
vorrei descrivere il coraggio
senza tirarmi dietro un leone impolverato
e anche l’inquietudine
senza urtare un bicchiere d’acqua
in altre parole
darò tutte le metafore
per una sola espressione
estratta dal petto come costola
per una sola parola
che rimanga
nei confini della mia pelle
ma a quanto pare non è possibile
e per dire – amo
corro come un folle
cogliendo fasci di uccelli
e la mia tenerezza
che non è di acqua
chiede all’acqua un viso
e la rabbia diversa dal fuoco
prende in prestito da esso
una lingua loquace
così si mescola
così si mescola
in me
ciò che canuti signori
hanno diviso una volta per sempre
e hanno detto
questo è il soggetto
e questo è l’oggetto
ci addormentiamo
con una mano sotto la testa
e con l’altra in un cumulo di pianeti
e i piedi ci lasciano
e assaporano la terra
con piccole radici
che la mattina
strappiamo con dolore
(Versione di Paolo Statuti)