Preghiera per la pace*
O Creatore dei mondi, se malgrado gli errori dell’uomo,
La sua voce mortale giunge ancora al Tuo Trono,
Guarda la terra infelice, guardala benevolmente:
C’è una guerra crudele che uccide tanta gente.
Sorda ai gemiti delle madri e al pianto dei neonati,
Di morti sono pieni i campi e i fiumi sono arrossati,
Ha ridotto in rovina i Tuoi templi e intere città,
E quando il fiore della gioventù la sua spada ucciso avrà,
Cento volte più della feroce madre nefasta –
La fame, figlia della guerra, sterminerà la gente rimasta.
Non c’è più sulla terra un angolo libero da spaventi,
E là dove non sono arrivati né guerre né incendi,
E le città non cadono e il sangue non è versato,
Grande è la varietà dei flagelli che l’uomo ha creato.
Sappiamo che la superbia è un giogo crudele e pesante
Che anche la Tua benevolenza insulta arrogante.
Riunendo il popolo nei templi per ringraziarTi proni
Del sangue, dei gemiti, degli omicidi, delle distruzioni,
Come se fosse per il Padre un regalo gradito,
Là dove ora il suolo è deserto e di tombe è gremito.
Capi arroganti di popoli, capi con fini diversi,
Tutti loro Ti chiamano e bestemmiano perversi;
Ma il misero popolo, condotto in massa al macello,
Il popolo, eterna vittima del loro tronfio cervello,
Il popolo che muore e perde il frutto della sua fatica,
Sulla Tua soglia, o Creatore: pace, pace! – Ti grida.
*Poesia scritta nel 1800.
(Trad. di Paolo Statuti)