Non so dove
C’è una parte dei paesi del Nord, non so dove.
C’è una parte di una terra ferrosa,
Dove le bianche unghie della neve
Graffiano la nitrosa parete rocciosa.
E c’è un grande gelo, riflesso all’improvviso
Negli stagni d’argento addormentati;
E c’è la brina che aguzza e pizzica
Gli aghi dei boschi diradati.
E la mezzanotte sembra un blocco bianco.
Sugli stagni addormentati d’argento,
La mezzanotte pizzica e aguzza
E, come una grande mano, lava
I freddi cristalli del firmamento.
E c’è nella lontananza notturna
Una grande campana taciturna
Che cela la sua voce, mortalmente.
E c’è ancora del Grande Gelo la liturgia
E canti funebri in lunga processione…
C’è in un vecchio paese del Nord, non so dove,
Ma c’è davvero in una vecchia anima del Nord – la mia.
(Versione di Paolo Statuti)
quanta poesia c’è in ogni angolo del mondo, quanto mistero si manifesta nei versi, quanta interpretazione suscita un emozione e quanto la magica mano del poeta accompagna la ricerca verso la sua scoperta
Bonne journée mon cher