Ecco un mio quadro e una poesia di B. Pasternak nella mia versione:
Boris Pasternak
Nel bosco
I prati erano offuscati dal caldo lilla,
Nel bosco turbinava un buio di cattedrale.
Che restava loro al mondo da baciare?
Esso tutto era loro, come morbida cera da plasmare.
C’è un sonno tale, – non dormi ma soltanto sogni,
Che desideri il sonno; che sonnecchia un uomo,
Cui attraverso il sonno ardono sulle ciglia
Due neri soli pulsanti sotto le palpebre.
Scorrevano i raggi. Scorrevano scarabei lucenti,
Il vetro delle libellule vagava per le guance.
Era pieno il bosco d’uno scintillio minuzioso,
Come sotto le pinzette dell’orologiaio.
Sembrava essersi assopito al tic-tac delle cifre,
Mentre in alto, nell’ambra asprigna,
Le ore più provate nell’etere
Qualcuno sposta secondo il calore.
Le spostano, scuotono gli aghi
E seminano l’ombra, affaticano e forano
Il buio dell’alberatura, che si è innalzato,
Al languore del giorno, sull’azzurro quadrante.
Sembrava che l’antica felicità volteggiasse,
Sembrava – il bosco preda del tramonto dei sogni.
I felici non guardano l’ora.
Ma quei due, sembrava che dormissero soltanto.
1917 (100 anni fa!)
(Versione di Paolo Statuti)
splendida resa in italiano di una famosa poesia di Pasternak. Un Grazie a Paolo Statuti.
Quella di Pasternak è una poesia che rende la natura uno spettacolo emozionale, e la tua versione in italiano la rende ancora più coinvolgente
Grazie