Santa Teresa d’Avila
Vivo senza vivere in me
Vivo senza vivere in me,
e in sì alta vita spero,
que muero porque no muero.
Vivo fuori di me,
giacché muoio d’amore,
perché vivo nel Signore,
che mi volle per sé.
Quando il cor gli donai
vi lasciò questo pensiero:
que muero porque no muero.
Questa prigione sublime
dell’amore in cui vivo,
rende Dio mio captivo
e il mio cuore redime.
E tal passione mi arreca
veder Dio mio prigioniero,
que muero porque no muero.
Ah, com’è lunga la vita!
e l’esilio è sì duro!
questo carcere oscuro
in cui l’alma è finita!
Solo aspettare di uscirne
mi causa un duol sì fiero,
que muero porque no muero.
Ah, la vita come pesa,
dove non si gode il Signore!
perché se dolce è l’amore,
non lo è la lunga attesa.
Toglimi, o Dio, questa notte
più buia del buio più nero,
que muero porque no muero.
Vivo solo con la speranza
della morte che attendo,
perché il vivere, morendo,
mi assicura la fidanza.
Morte, dove la vita si trova,
non tardare, in te spero,
que muero porque no muero.
Guarda, l’amore è forte:
vita non esser molesta;
guarda, non ti resta
per vincere che la morte.
Venga essa sì dolce,
venga il morir così leggero,
que muero porque no muero.
Quella vita di lassù,
che è la vera vita,
finché questa non è finita,
non si gode stando quaggiù.
Morte, non essermi restia;
che muoia presto io spero,
que muero porque no muero.
Vita, che posso donare
al mio Dio che vive in me?
se non perdere te,
per poterlo meglio amare?
Voglio morire e raggiungerlo,
perché è Lui il mio amore vero:
que muero porque no muero.
(Versione di Paolo Statuti)
(C) by Paolo statuti. Riproduzione riservata
Una bellissima traduzione la tua, elegante, raffinata, per uno dei maggiori testi mistici che l’Occidente abbia mai avuto. Mi piace molto l’idea di lasciare nell’originale spagnolo “que muero porque no muero”, che è il nucleo semantico di tutto il testo e, in questo modo, hai evidenziato il suo valore di mantra. Il “morire per non morire”, non solo è geniale nella sua chiarezza lapidaria, ma è proprio quella coincidentia oppositorum, quell’assurdo che è la fede.
Grazie di aver dato questa bella versione di un testo in cui Teresa è riuscita a dire l’indicibile.
Grazie Francesca per i tuoi complimenti. Sì, sono molto affezionato a questa mia versione. Per quanto riguarda i tag seguirò il tuo consiglio. A presto.